ANTONIO SPANEDDA

DONNA

PROGETTO

“DONNA non si nasce, lo si diventa.”

Simone de Beauvoir

SCRITTRICE

La Donna è stata vittima di preconcetti e acritiche convinzioni sulla propria capacità intellettuale e fisica, scambiando ciò che appartiene alla natura con qualcosa che invece è un prodotto della “cultura”. La donna è il risultato di una costruzione sociale che può essere cambiata.

“DONNA Volto del nuovo decennio” è un progetto di ricerca artistica e umanistica a cura dell’artista Antonio Spanedda, iniziato in Germania nel 2018, sostenuto dal Kulturreferat München e da Künstlerhaus Villa Waldberta. 

Un viaggio dalla Germania all’Italia – che usa l’Arte Relazionale come strumento di espressione e di comunicazione – per raccontare il lato femminile del mondo come leva di innovazione e di crescita. 

Nel corso di questi anni più di 150 donne di differenti nazionalità, hanno deciso di partecipare ai workshop dell’artista per condividere le loro istanze di cambiamento.

In questo percorso di ricerca, il Femminile, cioè quell’insieme di ricettività, creatività e cura che va al di là della donna come genere, è il principale protagonista del cambiamento ed è, in questo senso, detentore del potere di generare una nuova umanità.

Antonio Spanedda da diversi anni non produce solo oggetti estetici, ma crea contesti capaci di stimolare la creatività dei soggetti coinvolti rendendo “arte” il dialogo, il confronto, l’incontro e la stessa relazione umana. 

L’artista con il suo gruppo di lavoro combina gli strumenti della cultura con quelli della comunicazione, realizzando: fotografie, video, opere digitali, pitture su materiali differenti, performance e installazioni urbane. 

L’opera d’arte di Spanedda è una realtà aumentata a elevata connettività, dal momento che è costituita nel suo DNA sia da materiali fisici sia da un flusso di comunicazioni che possono rapidamente estendersi al digitale. 

Icone

Le icone digitali sono il risultato dell’esperienza relazionale attraverso i Workshop con l’artista e sono tutte associate ad una parola, un principio guida, che sovrasta il volto.
Con un processo di elaborazione digitale dalla fotografia approdano ad un risultato iconografico composto da milioni di pixel.  

Le icone digitali successivamente vengono stampate su differenti supporti e lavorate in funzione delle necessità espositive e di comunicazione.